Incontro del 23 Gennaio 2021

 Dal Vangelo secondo Giovanni

Capitolo 1, 35-42

Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa Maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.

Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro. 

UNA GUIDA PER LA VITA

Tracce di approfondimento:

1. La figura di Giovanni Battista: è colui che nel deserto “gridava” la conversione. Ora (Gv 1, 35-42) non grida più ma annuncia “qualcosa” che ora è qui! Qualcosa, qualcuno, una PRESENZA che può essere indicata con un dito. E’ lui, Gesù!

2. Quel corpo lì, che può essere indicato con un dito, è il corpo che ha portato a noi la Parola di Dio, la parola di un amore incrollabile di Dio per ognuno dei nostri corpi.

3. Ci voleva una GUIDA (il Battista) per indicare la realtà più importante: che la verità che ci salva è che Dio ha preso su di sé la nostra vita, ha amato la nostra vita fino a dare la sua per noi!

4. Perché Gesù è la guida vera per tutti noi? Perché ci ha parlato di Dio mostrandoci il suo modo di essere solidale con l’uomo.

5. Chi è la vera guida secondo il Vangelo? E’ colui/colei che sa sollevare qualcuno dalla fatica di vivere. Aiutare l’uomo a diventare uomo. E’ colui/colei che sa aiutare l’altro ad avere sul mondo uno sguardo di tenerezza e di amore.

Spunti emersi dai lavori di gruppo:

a. «… stavano là…» come aspettando qualcosa. E’ importante imparare ad aspettare qualcosa. La liturgia è molto attenta a questo. L’utilità preziosa dei momenti di sconforto.

b. Anche la comunità può esercitare un autorevole ruolo di guida. Questo, per noi oggi, è un aspetto quasi del tutto assente per mancanza di un solido “noi comunitario” a livello di vita sociale.

c. Guida è chi ti fornisce parole adeguate e strumenti adatti per affrontare i passaggi difficili della vita; la guida deve indicare, fare coraggio (tu ce la puoi fare!) ma non sostituirsi alla persona guidata.

d. Aggiungi quello che ti ricordi (nei commenti...) e che ti sembra utile a tutti…

 

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